Dalle
origini al mondo medievale
La più grande espansione celtica si verificò
a cominciare dal VI secolo a.C., nella cosiddetta civiltà
di La Tène (nome della località svizzera
dove furono trovati copiosi e caratteristici documenti),
con penetrazioni in varie direzioni durante i secoli
V e IV a.C., nella Valle Padana, dove unitisi alle frange
più bellicose dei Boi,provenienti da gruppi da
antico tempo insediati in Boemia, arrivarono fino a
Roma che misero a ferro e fuoco nel 390 a.C.Successivamente
I Romani inflissero ai Celti varie sconfitte. contrattaccando
dal meridione conquistando in tal modo la Gallia Cisalpina
ed il sud di quella Transalpina.Una guerra costituita
da innumerevoli scontri e battaglie,tra le quali quella
del console romano Valerio che nel 196 a.C. dopo 5 anni
di dura lotta contro i galli Cenomani (fondatori dell'attuale
Bergamo), comunica al senato romano di aver liberato
dai barbari la via che collega Placentia a Bergomum.
Il nome Bergomum non è altro che la romanizzazione
del nome gallocenomane Bergheim da Berg (monte) e Heim
(casa).Come si può notare Bergamo aveva un nome
celtico,probabilmente anche Zanica lo aveva, ma purtroppo
non abbiamo nessun resoconto scritto che lo testimonia,
si sa solo che Zanica era al tempo considerata il granaio
di Bergamo.
I prata erano per i Romani gli insediamenti rurali destinati
a fornire grano ad una città vicina di maggiore
importanza. Altra usanza romana era quella di assegnare
terre ai veterani delle legioni che tali terre conquistarono,
ed i prata a sud di Bergomun furono dati in proprietà
ad un patrizio romano di nome Vettius, da qui il termine
quasi topografico di Prata Vettianica, ossia il primo
nome dell'attuale Zanica. Possiamo quindi tranquillamente
affermare che Zanica fu fondata dai Galli Cenomani.
Per volere di Giulio Cesare nel 49 a.C. Bergomum divenne
municipio romano ascritto alla tribù Voltinia.
Una lapide rinvenuta a Zanica nel 1846 risulta essere
una consistente testimonianza del periodo romano gallico
di Zanica. La lapide riporta la seguente dicitura: Q.
Vario Q.L. -JOLLAE - Q. Vario - Q.L. CHROMI. Una lapide
che ricorda Quinto Vario della gente Montana. Il periodo
romano del borgo Vettianica passò tranquillamente
fino alle prime calate barbare che portarono alla distruzione
dell'Impero Romano d'Occidente 476 d.C.
La Valle Padana subì il ferro ed il fuoco di
Attila, degli Alemanni,degli Alari e degli Eruli ed
i prata Vettianica non ne furono certo risparmiati.
Con Teodorico re degli Ostrogoti si ebbe un periodo
di relativa calma interrotta dall'invasione dei Longobardi
guidati dal re Alboino che nel 568 soggiogarono le popolazioni
della pianura padana. Grazie alla politica della regina
Teodolinda e del Papa Gregorio Magno si instaurarono
rapporti cordiali fra i Longobardi e le popolazione
sotto il loro giogo,testimonianza di questo andamento
furono numerose donazioni da parte dei Longobardi.
Zanica in questo periodo presenta una importante testimonianza,ossia
una pergamena che è considerata la sua prima
traccia scritta. Tale pergamena datata maggio 774,si
può attualmente ammirare in originale presso
la civica Biblioteca di Bergamo. Da questa pergamena
stralciamo il passo che più ci riguarda: Basilice
beatissimi sacerdotis et Christi confessoris Sancti
Ambrosii, sito Vetianica volo ea habere ad presenti
die obiti mei casa massaricia iuris mei mea portione
in fundo Curnascus. Si tratta di un estratto del
testamento di Taidone gasindio del re Desiderio, con
lasciti a beneficio di varie chiese bergamasche tra
cui quella di Zanica. Desiderio, ultimo re Longobardo,
viene sconfitto da Carlomagno re dei Franchi.
L'età Feudale
Nell'800, con l'incoronazione ad imperatore di Carlomagno
da parte del Papa LeoneIII, inizia il periodo feudale.
Alla morte dell'imperatore CarloIII, soprannominato
Il Grosso, che stabilì la sua dimora in Bergamo,
si verificarono asprissime guerre per la successione,
vinte alla fine dagli Ungari che invasero la Lombardia
nell'899. Gli Ungari non erano graditi al papato a causa
della loro brutalità nel governare le terre a
loro sottomesse, chiamati dal papa stesso per porre
fine a tali angherie, gli Ottoni scacciano gli Ungari.
Si registra un periodo di pace e soprattutto dedito
ad una maggior efficienza amministrativa. Ne sono testimoni
alcuni documenti atti ad integrare gradualmente Zanica
nella contea di Bergamo: il primo datato 970 in cui
compare la denominazione Veczanega, un secondo
ed un terzo datati rispettivamente 991 e 999 nei quali
compare la denominazione Vecianica.
Salvare l'anima era il pensiero principale della gente
di allora . Cosa che fece anche un certo Iglerio, il
quale dette in dono alla chiesa di Bergamo parte della
basilica dei S.S. Ambrogio e Simpliciano in Vettianica,
asserendo quanto segue: melius est enim hominem metu
mortis vivere quam spe vivendi morte subitania perveniri.
( E' meglio per l'uomo vivere col timore della morte
che,nella speranza di vivere, essere colto da morte
improvvisa).
Nel 1186 il Barbarossa concede a Levate il prelievo
di acqua destinata all'irrigazione dal fiume Serio tramite
due canali (seriole) già esistenti ,una per Zanica,
l'altra per Stezzano. Un nuovo canale irriguo viene
realizzato ed aperto nel 1235, sotto gli auspici del
milanese Rubaconte da Mandello. Tale canale denominato
"Seriola Nova", iniziava il suo corso nei
pressi di Bergamo, attraversava il territorio di Vettianica,
e si spegneva nelle campagne dei comuni di Levate e
Verdello. Citiamo queste opere, a testimonianza di come
il periodo comunale fosse foriero di sviluppo economico,
commerciale e sociale molto accentuati, ma non a tal
punto da poter impedire le lotte intestine fra due storiche
fazioni di quel periodo: gli imperiali ghibellini ed
i papalini guelfi.
In terra bergamasca le due fazioni si identificavano
in due famiglie potentissime, i ghibellini Suardi ed
i guelfi Colleoni. Verso il 1300 i guelfi bergamaschi
attaccarono e saccheggiarono diversi luoghi testimoni
della presenza dei Suardi, in modo particolare i comuni
di Zanica,Spirano e Stezzano, poi capitanati da Ponzino
Ponzone, tentarono la presa di Bergamo, ma furono sconfitti
dai Suardi spalleggiati dal vicario dei Visconti. Il
1313 viene ricordato come l'anno della presa del castello
di Cologno da parte dei guelfi bergamaschi coalizzati
con quelli bresciani, lodigiani e cremonesi, con relative
razzie nei paesi limitrofi tra cui la ghibellina Zanica.
Il Periodo rinascimentale
Le
ostilità fra guelfi e ghibellini ricominciarono
nel 1380 e teatro di quegli scontri fu proprio Zanica.
Fu il capitano Tonolo da Greco che in quell'anno, assoldato
dai guelfi Colleoni, saccheggio barbaramente Zanica.
Essa venne in seguito liberata dai ghibellini Suardi,
che appoggiati da Bernabò Visconti con una forte
cavalleria , al comando del capitano di Bergamo Giovanni
de Lisca , fecero tremende stragi di guelfi appostati
in Zanica. Erano anni in cui la pace compariva raramente
sulle terre bergamasche, rappresaglie di una fazione,
contrattacco dell'altra e così si arriva sino
al 1405 anno in cui i guelfi a Zanica bruciarono tutte
le proprietà di Pietro Suardi, incendiarono buona
parte del paese , e gettarono nelle fiamme il braccio
destro dei Suardi ossia un certo Pietro Brocardo di
Zogno.
Il 19 aprile 1431 Venezia invia a Bergamo il capitano
della Serenissima Andrea Giuliano e si iniziano i preparativi
per respingere l'attacco visconteo, a Zanica venne stanziata
una custodia armata di notevoli unità. Bergamo
rimane definitivamente sotto il dominio veneto, si registrerà
un lungo periodo di pace protrattosi sino agli inizi
del 1500.Sotto la repubblica Veneta assistiamo ad un
sempre piu crescente progresso,si restaurano difese
(mura,castelli),si fondano nuove chiese tra cui la parrocchiale
di Zanica nel 1585.
L'era Moderna
Le
cronache ci portano all'anno 1631,anno in cui termina
l'epidemia della peste che colpì duramente la
Bergamasca. Il 13 maggio 1797 il generale napoleonico
Bareguey,conquista Bergamo e caccia il governatore veneziano
Conte Ottolini,viene proclamata la Repubblica Bergamasca,
che divenne successivamente Dipartimento del Serio della
Repubblica Cisalpina sotto il dominio di Napoleone Bonaparte.
La bergamasca finirà dopo Waterloo sotto il giogo
austriaco.Bergamo vide il nascere della sua libertà
l' 8 giugno 1859, Garibaldi entrò in Bergamo
alla guida dei suoi Cacciatori delle Alpi attraverso
Porta S. Lorenzo.
Zanica assistette al passaggio delle milizie di Gabriele
Camozzi con le guide a cavallo Tirelli e Fantini che
si ricavano alla Basella (frazione di Urgnano, comune
confinante) e a Cavernago per far prigioniera una guarnigione
austriaca.
Dopo la prima guerra mondiale,la ripresa economica stentava
a decollare,miseria e povertà regnavano ovunque.
L'economia a Zanica in quegli anni,come nella quasi
totalità dei borghi bergamaschi, consisteva nell'allevamento
del baco da seta. A Zanica si fondarono due setifici
che tramite la lavorazione dei bozzoli davano lavoro
a centoventi addetti. |